Nel cuore autentico del Molise, una regione spesso definita “nascosta” ma ricca di fascino genuino, si trova Santa Maria Oliveto. Questa incantevole frazione di Pozzilli, in provincia di Isernia, si rivela come un borgo medievale adagiato su una collina, un vero gioiello per i viaggiatori che cercano esperienze autentiche lontano dai percorsi turistici più battuti. La sua identità di piccolo centro storico, accessibile attraverso vicoli caratteristici, evoca un senso di scoperta e di immersione in un’Italia più intima e tradizionale. Questo luogo si presenta come un punto di interesse ideale per chi desidera un turismo lento, dove la storia, la natura incontaminata e le vivaci tradizioni locali si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Un viaggio nel tempo: la storia millenaria del borgo

Santa Maria Oliveto vanta radici storiche profonde, che risalgono all’839 d.C., quando fu fondata da coloni provenienti dalla zona di Sulmona, insediati dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno attorno a una chiesa dedicata a San Lorenzo. La sua storia è intessuta di resilienza, come testimoniano le imponenti mura difensive erette per proteggere il borgo dai Saraceni e dai signorotti locali. Questa cinta muraria, completa di dodici torri, un torrione che fungeva da antica prigione e l’originale porta d’ingresso del paese, rappresenta una tangibile connessione con un’epoca passata.  

Il territorio di Pozzilli, di cui Santa Maria Oliveto fa parte, rivela una frequentazione umana ancora più antica, con resti preistorici e una necropoli sannitica rinvenuta in località Camerelle. L’epoca romana ha lasciato il segno con l’acquedotto di Venafro e la “Tavola acquaria” del 26 a.C., un’epigrafe che regolava la manutenzione e la distribuzione delle acque, i cui resti sono visibili anche presso Santa Maria Oliveto. La capacità di questo luogo di resistere attraverso secoli di storia, inclusi il dominio longobardo e normanno, i duri combattimenti della Seconda Guerra Mondiale e persino il terremoto del 1984, evidenzia uno spirito di perseveranza. Visitare Santa Maria Oliveto significa percepire questa storia non solo attraverso i reperti, ma nelle pietre stesse del villaggio, offrendo ai visitatori un senso di atemporalità e una profonda connessione con il passato.  

Tesori da esplorare: punti di interesse e architetture

Il cuore spirituale e architettonico di Santa Maria Oliveto è la piccola Chiesa di San Lorenzo Martire, patrono del paese, situata in Piazza Seggio. Al suo interno si può ammirare un’abside del XIII secolo, che raffigura il Cristo benedicente tra gli apostoli, un dettaglio di notevole valore artistico e storico.  

Nei dintorni, all’interno del comune di Pozzilli, si trovano altri luoghi di interesse come la suggestiva Chiesa di Santa Lucia e la Cappella di Sant’Agnera, che invitano all’esplorazione del territorio più ampio. Un elemento distintivo del paesaggio è la  

Solfatara di Pozzilli, un sito di patrimonio naturale noto fin dall’antichità romana per le sue acque sulfuree, utilizzate per scopi terapeutici, in particolare per la cura di malattie della pelle come l’eczema. Sebbene la Solfatara abbia una ricca storia e un grande potenziale, è importante notare che attualmente si presenta come un rudere abbandonato e l’accesso è impedito dalla vegetazione e da barriere, una realtà che, pur non offrendo un’attrazione turistica attiva, ne sottolinea l’importanza storica e la possibilità di un futuro recupero.

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