Sesto Campano, un incantevole borgo incastonato nella provincia di Isernia, in Molise, accoglie i visitatori come una vera e propria “Porta del Molise”. Questo appellativo non è solo un nome locale, ma un invito a scoprire una regione che si distingue per la sua autenticità e per la capacità di sorprendere chi la esplora. Lontano dai percorsi turistici più battuti, Sesto Campano offre un’esperienza incontaminata, dove la bellezza naturale, una storia profonda e sapori genuini si fondono in un tutt’uno armonioso. La sua posizione privilegiata lo rende un punto di partenza ideale per avventurarsi in un territorio che promette scoperte inattese e un contatto autentico con l’anima più vera dell’Italia.  

Al centro di questo territorio si snoda il maestoso Fiume Volturno, un corso d’acqua che è molto più di un semplice elemento geografico; è il cuore pulsante di Sesto Campano, un vero e proprio ecosistema che attrae per la sua vitalità e la sua purezza. La scelta di promuovere questa specifica area del fiume mette in risalto la sua integrità ambientale, un aspetto fondamentale per i viaggiatori che cercano esperienze autentiche e sostenibili.

Il Volturno: un cuore verde e acque cristalline

Il Fiume Volturno, il più importante dell’Italia meridionale, nasce dalle pendici dei monti delle Mainarde, parte integrante del Parco Nazionale d’Abruzzo. In questo tratto molisano, vicino alle sue sorgenti, il fiume si presenta con acque “limpide e pure”, un vero spettacolo della natura. La sua portata, rapida e profonda fin dalle origini, è alimentata dall’intero bacino imbrifero del gruppo Meta-Mainarde, garantendo una qualità dell’acqua eccezionale.  

Questa purezza non è solo un dettaglio estetico, ma un indicatore della sua straordinaria importanza ecologica. L’area è stata infatti definita di “grande interesse naturalistico” dall’Istituto Superiore di Biologia. Il Volturno è un habitat eccezionale per numerose specie ittiche, tra cui spicca la pregiata trota fario (Salmo trutta), con una delle popolazioni più abbondanti della regione. La presenza di barbi e cavedani arricchisce ulteriormente le sue acque, rendendolo un paradiso per gli appassionati di pesca sportiva. Non a caso, la limpidezza e la purezza delle sue acque hanno attirato l’attenzione internazionale, ospitando persino i campionati mondiali di pesca alla trota nel 1992. Questo riconoscimento globale non solo ne attesta la qualità, ma rafforza la sua reputazione come destinazione di prim’ordine per la pesca.  

Oltre ai pesci, il fiume e le sue rive ospitano una ricca biodiversità. Si possono incontrare anfibi rari come il rospo dal ventre giallo appenninico (Bombina pachypus) e diverse specie di rettili, tra cui il ramarro occidentale e la biscia dal collare. La vegetazione lacustre lussureggiante e la presenza di specie arboree uniche come il leccio e il corbezzolo contribuiscono a creare un ecosistema equilibrato e affascinante. La menzione di specie rare come il merlo acquaiolo e la lontra, quasi estinte in Europa, sottolinea l’unicità e il valore di questo ambiente, attirando in particolare eco-turisti e fotografi naturalisti che cercano luoghi speciali e ben conservati.

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