Montaquila, un gioiello incastonato nel cuore del Molise, si affaccia su una valle rigogliosa, solcata dal maestoso Fiume Volturno. Questo borgo, porta d’accesso agli Appennini, offre una prospettiva unica su uno dei corsi d’acqua più significativi del Sud Italia. Il Volturno è protagonista della storia, natura e opportunità turistiche di Montaquila, invitando i visitatori a scoprire un territorio autentico e ricco di sorprese.
Il Volturno: un’arteria vitale del Molise
Con una lunghezza tra i 175 e i 185 km, il Volturno è il fiume più esteso del Mezzogiorno, con un bacino idrografico di oltre 5600 km². Le sue sorgenti si trovano in Molise, alla base del Monte Rocchetta, e il suo corso iniziale è caratterizzato da acque limpide e torrenziali. Questo tratto molisano, in particolare fino alla confluenza con il Fiume Cavaliere, è riconosciuto come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per le sue eccezionali caratteristiche ambientali.
Montaquila e il Volturno: storia millenaria
Il legame tra Montaquila e il Volturno affonda le radici nell’antichità. Già in epoca romana, un diverticolo della Via Latina attraversava la zona, con tratti acciottolati ancora visibili a San Silvestro. L’acqua del Volturno alimentava un acquedotto romano che raggiungeva Venafro, i cui resti sono a Roccaravindola, frazione di Montaquila. Nel Medioevo, il fiume e la sua valle furono assi strategici, con Montaquila e Roccaravindola che controllavano importanti vie come la Via Francisca. Il misterioso Ponte Latrone sul Volturno, con le sue leggende, testimonia questa storia. Montaquila stessa vanta origini sannitiche, identificata con l’antica Aquilonia, e il suo castrum è menzionato in documenti papali del XII secolo.
Un ecosistema da scoprire: flora e fauna
Il tratto molisano del Volturno, Area SIC, è un santuario naturale. Le sue rive ospitano foreste igrofile di salici e pioppi, oltre a ontani e frassini. La fauna è ricca: la trota fario è la regina delle acque, affiancata da barbi e cavedani. Tra anfibi e rettili, spiccano l’ululone appenninico, specie rara, e la natrice dal collare. L’avifauna è diversificata, con rapaci come il nibbio reale e il falco pellegrino, e uccelli piscivori come il martin pescatore. Nelle aree boschive vivono cinghiali, caprioli, daini e la lontra, uno dei mammiferi più minacciati d’Italia.
Avventura e tradizione: attività sul volturno
Il Volturno e Montaquila offrono attività per amanti della natura e avventura. Il tratto molisano è ideale per il rafting “power”, con discese adrenaliniche e nuoto in corrente, adatto dai 6 anni. Per la pesca sportiva, la FIPSAS gestisce un tratto di 7,5 km con riserve e zone “No Kill” per mosca e spinning. Il CAI di Montaquila organizza escursioni su sentieri storici, come quelli del Monte Cervaro. Una ciclovia di 150 km lungo il fiume collega Molise e Campania, attraversando borghi e paesaggi suggestivi. Il territorio è animato da sagre tradizionali, come la Sagra della Frittata e del Cinghiale.