Il Molise si rivela come un autentico gioiello nascosto d’Italia, un territorio che conserva intatte le sue terre incontaminate, i suoi vasti spazi e una natura rigogliosa, offrendo un’esperienza di scoperta per il viaggiatore attento. Lontano dai percorsi turistici più battuti, questa regione propone un turismo a passo lento, dove l’autenticità è la vera protagonista. Nel cuore di questo scenario incantevole, nella provincia di Isernia, si trova Pizzone, un affascinante borgo che funge da porta d’accesso alle meraviglie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Pizzone invita i visitatori a un viaggio diversificato e unico, che spazia da momenti di profonda contemplazione spirituale in antiche cappelle, a incontri ravvicinati con la fauna locale, fino all’immersione in tradizioni secolari. La sua posizione strategica rende il borgo un punto di partenza ideale per esplorare un Molise genuino, dove ogni angolo racconta una storia e ogni esperienza è intrisa di un carattere autentico.
La Cappella dell’Assunta: un simbolo di fede e Comunità a Pizzone
Tra le preziose cappelle devozionali di Pizzone, la Cappella dell’Assunta emerge come un luogo dove la storia, la fede e la memoria locale si intrecciano in un tessuto ricco e significativo. Questa cappella non è un semplice edificio antico, ma un vero e proprio “luogo dell’anima”, un punto di incontro per generazioni che, per oltre cinque secoli, vi hanno espresso la loro profonda devozione e trovato conforto. Le sue mura custodiscono affreschi cinquecenteschi, muti testimoni di un passato glorioso e di un’eredità artistica di grande valore.
Nonostante le sfide poste dal tempo e dall’umidità, che hanno causato un lento deterioramento degli affreschi e delle strutture , la comunità di Pizzone ha dimostrato una straordinaria dedizione alla sua conservazione. Gli sforzi congiunti di cittadini e istituzioni per la raccolta fondi e la pianificazione di interventi strutturati testimoniano una profonda responsabilità collettiva verso questo patrimonio. Questo impegno trasforma una potenziale criticità in un racconto di resilienza e cura, sottolineando come la cappella sia un simbolo vivente dell’identità locale e dell’attaccamento della comunità alla propria storia. La visita alla Cappella dell’Assunta offre, dunque, un’opportunità unica per la contemplazione e per comprendere la radicata storia spirituale del luogo, più che una semplice fruizione museale di un monumento perfettamente intatto.