Pozzilli, un incantevole comune adagiato nella provincia di Isernia, in Molise, si rivela come una destinazione autentica e sorprendente. Lontano dalle rotte turistiche più battute, offre un connubio unico di storia millenaria, natura incontaminata e un dinamismo moderno, rendendolo un luogo ideale per chi cerca esperienze genuine e profonde. Questo articolo guida alla scoperta delle sue molteplici sfaccettature, invitando a esplorare un territorio che sa emozionare e sorprendere.
La sua posizione strategica, un tempo parte del territorio di Venafro e della Terra di Lavoro fino al 1810, lo ha reso un crocevia di culture e influenze. Oggi, Pozzilli si distingue per la sua duplice anima: da un lato, è custode di un ricco patrimonio storico-culturale che affonda le radici nella preistoria e nell’epoca romana; dall’altro, è un polo di innovazione e sviluppo, soprattutto grazie alla presenza di importanti realtà industriali e mediche.
Un viaggio attraverso la storia millenaria di Pozzilli
Pozzilli è un luogo dove ogni angolo racconta una storia, un vero e proprio libro a cielo aperto che permette di ripercorrere le tappe della civilizzazione umana.
Dalle radici antiche: un patrimonio archeologico da scoprire
La storia di Pozzilli vanta radici che affondano nella preistoria, con resti che testimoniano una frequentazione umana antichissima nel territorio. Questa continuità di presenza umana, che si estende per millenni, denota un’importanza strategica e una ricchezza di risorse che hanno attratto e sostenuto le comunità nel corso dei secoli.
Un ritrovamento di particolare rilievo è avvenuto in località Camerelle, presso il passaggio a livello ferroviario, dove negli anni Settanta è stata rinvenuta una significativa necropoli sannitica. Questa necropoli, risalente al VI secolo a.C., ha portato alla luce materiale che evidenzia l’importanza del luogo in epoche passate. La scoperta di tombe maschili con armi e rasoi e di tombe femminili con ornamenti, gioielli e utensili per la tessitura non solo offre uno sguardo dettagliato sulle pratiche culturali e sui ruoli sociali dei Sanniti, ma suggerisce anche una società organizzata e con tradizioni ben definite. L’analisi dei resti ossei ha inoltre rivelato un largo consumo di carne e una buona salute generale della popolazione, indicando un’economia basata principalmente sulla pastorizia. Questo patrimonio archeologico va oltre la semplice presenza di rovine; rappresenta una stratificazione culturale profonda, offrendo un’esperienza immersiva per il turismo storico, dove i visitatori possono letteralmente camminare attraverso le tracce di antiche civiltà.
L’epoca romana ha lasciato segni altrettanto indelebili nel territorio. Pozzilli era attraversata dall’acquedotto romano di Venafro, un’opera di ingegneria idraulica avanzatissima per l’epoca. I resti di questo acquedotto, noto come “rivus venafranus”, sono ancora visibili in diverse località, tra cui sotto Santa Maria Oliveto in località “Santa Lucia”, alle pendici del monte “Stingone” in località “Arcora”, presso la “chiesa vecchia” di Pozzilli in località “fontana vecchia”, e nell’orto di zia Lina Fabrizio in Via Garibaldi. Questi ritrovamenti non sono solo testimonianze del passato, ma anche esempi della capacità romana di gestire risorse complesse. Un reperto di eccezionale valore, la “Tavola Acquaria”, un’epigrafe datata al 26 a.C. sotto Augusto, fu rinvenuta in località Triverno. Essa riportava le regole per la manutenzione dell’acquedotto e la distribuzione delle sue acque, dimostrando una sofisticata organizzazione nella gestione delle risorse idriche. Questo aspetto pratico e innovativo della presenza romana può essere collegato al dinamismo moderno di Pozzilli, suggerendo che il territorio è da sempre un luogo dove l’ingegno umano fiorisce, dalla gestione delle acque antiche all’attuale innovazione industriale e medica.
Il fascino medievale: borghi e fortificazioni
La storia di Pozzilli si lega anche al periodo medievale, in particolare al Ducato longobardo di Benevento (571-1077). Questo periodo ha lasciato un’impronta significativa, visibile soprattutto nella frazione di Santa Maria Oliveto. Situata su un colle a est di Pozzilli, poco distante dal centro, Santa Maria Oliveto è di origini molto antiche, fondata nell’839 ad opera di coloni provenienti dalla zona di Sulmona, insediati dall’abbazia di San Vincenzo al Volturno.
Per difendersi dalle incursioni di Saraceni e dai signorotti locali, il borgo fu cinto da mura e tredici torri difensive. Ancora oggi è possibile ammirare ciò che rimane del piccolo castello e, ad oriente, la piccola porta urbana denominata dagli abitanti “Portella”. Queste fortificazioni non sono solo elementi architettonici, ma raccontano storie di resilienza e ingegno collettivo. All’interno del borgo, in Piazza Seggio, si trova la piccola Chiesa di San Lorenzo Martire, patrono del paese. La chiesa ospita un’abside medievale che rappresenta i dodici apostoli con Gesù, alcuni affreschi di poco pregio e una pregiata statua lignea di San Lorenzo ricavata da legno di noce. Il borgo medievale di Santa Maria Oliveto è un’attrazione locale di rilievo, con il suo castello e la chiesa.
Tesori d’arte e fede: la Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria
Nel cuore pulsante di Pozzilli si erge la Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria, un vero gioiello di arte e fede. Costruita nel XV secolo e successivamente rimodellata nel XVI, la chiesa presenta una facciata barocca in intonaco rosato con alcune cornici, mentre il campanile benedettino a torre, alto una ventina di metri, si erge all’angolo nord-ovest.
L’interno, a navata unica, custodisce un tesoro di inestimabile valore artistico: una preziosa tela del XVI secolo raffigurante le “Nozze mistiche di Santa Caterina”. Questo dipinto, che ritrae la santa sulla sinistra mentre riceve una corona di alloro dalla Madonna troneggiante, è un’opera d’arte di notevole pregio che arricchisce il patrimonio culturale e spirituale di Pozzilli. La chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della profonda devozione e dell’eredità artistica che caratterizzano la comunità.
La Cappella del Pedicone: un luogo di devozione e memoria
A poca distanza a occidente di Pozzilli, sulla riva destra del torrente Rava, in località “Pedicone” (o “Pedigone”), si trovano i resti, ormai in rovina e abbandonati, della Cappella del Pedicone. Questa cappella, eretta agli inizi del Novecento in segno di devozione alla Madonna, che si dice sia apparsa ad alcuni pastorelli, è stata meta di pellegrinaggi da parte di devoti, anche da Carpinone, fino agli anni Cinquanta, rimanendo un ricordo prezioso per la memoria collettiva.
Nonostante il suo stato di rovina, la Cappella del Pedicone offre un’opportunità unica per un turismo di nicchia, interessato alla storia religiosa, ai luoghi dimenticati e al folklore locale. La sua storia di devozione e pellegrinaggio rivela una profonda connessione spirituale con la terra e la sua gente. Questo sito aggiunge uno strato di fascino malinconico e autentico al profilo di Pozzilli, parlando della fede duratura e delle narrazioni locali che continuano a vivere nella memoria della comunità. Non si tratta di un’attrazione patinata, ma di un luogo che invita alla contemplazione e alla scoperta dell’anima più profonda del territorio.
La natura incontaminata e le avventure all’aperto
Pozzilli è un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, dove paesaggi mozzafiato e un ecosistema ricco offrono infinite possibilità di esplorazione.
La solfatara di Pozzilli (Sorgente Sulfurea di Triverno): un’antica risorsa termale
Situata sulla riva destra del Fiume Volturno, a circa 3-4 km a est dal centro di Pozzilli, la Solfatara è un rilievo calcareo formatosi da millenni di eruzione idrogeologica. Questo sito è caratterizzato dalla presenza di più sorgenti di acqua solforosa, che furono già frequentate e sfruttate dagli Antichi Romani per scopi ecologici e termali. Le sue acque erano rinomate per la cura di malattie della pelle, come l’eczema, localmente chiamato “zélla”.
Il sito, noto anche come “Terme di Agrippa”, fu oggetto di un progetto di sfruttamento termale moderno negli anni ’70, sebbene le strutture realizzate siano oggi in rovina. Nonostante lo stato attuale delle costruzioni, il valore storico e naturale della Solfatara rimane immutato. La peculiarità del luogo è data anche dalla presenza di travertino, sul quale affiorano annualmente praterie di micro cormofite. L’utilizzo storico da parte dei Romani per scopi termali evidenzia un potenziale latente per il turismo del benessere o, quantomeno, una potente narrazione storica legata alla salute e ai rimedi naturali. Questo aspetto conferisce a Pozzilli una proposta di valore unica, combinando l’intrigo storico con le proprietà curative naturali, anche se l’infrastruttura moderna necessita di rivitalizzazione. Il sito si presenta come un luogo con una connessione di lunga data al benessere naturale, invitando i visitatori a scoprire un antico segreto di salute in un contesto di bellezza naturale e storica.
Sapori autentici e tradizioni vivaci: un’esperienza enogastronomica e culturale
Pozzilli offre un’esperienza sensoriale completa, dove la ricchezza della storia e della natura si fonde con sapori autentici e tradizioni vivaci, creando un legame profondo con il territorio.
La cucina tradizionale di Pozzilli: un viaggio nel gusto
La gastronomia di Pozzilli è un inno alla tradizione molisana, con piatti che raccontano la storia e la cultura locale, tramandati di generazione in generazione. Tra le specialità imperdibili che deliziano il palato dei visitatori spiccano il “baccalà alla montanara” e la “polenta a tortigliuni” (o tordiglione). Quest’ultima è una pietanza robusta e saporita, preparata con verdure ben cotte, principalmente broccoli, e sapientemente condita con olio fritto, peperoncino e aglio ben rosolato. Questi piatti non sono solo un pasto, ma un’autentica immersione nei sapori genuini della terra molisana, offrendo un’esperienza culinaria che riflette l’identità profonda del luogo. La loro semplicità e la qualità degli ingredienti locali ne fanno un punto di forza per chi cerca una cucina tradizionale e ricca di storia.